Al tempo del carognavirus: TRE SONETTI PANDEMICI di Stefano Tonietto

(Epidemia fa rima con poesia, a quanto pare. 
Se i nostri lettori insistono, facciamo la corona del carognavirus!)

 

15 marzo 2020

Né manco può ambular, per lo contagio    

Solo et pensoso i più deserti campi
vo mesurando a passi tardi et lenti,
et gli occhi porto per fuggire intenti
ove vestigio human l’arena stampi.

Altro schermo non trovo che mi scampi
dal contagio che viene da le genti,
perché con termoscanner truculenti
non mi si legga se io dentro avampi:

sì ch’io mi credo omai che monti et piagge
et fiumi et selve sappian di che tempre
sia la mia vita, ch’è celata altrui.

Ma pur sì aspre vie né sì selvagge
cercar non so che non mi fermi sempre
quel del Comune, e non mi multi lui.

 

 

16 marzo 2020

Pretexti ’nventa per exir di casa    

 

Mòvesi il vecchierel canuto et biancho
del dolce loco ov’à sua età fornita
et da la famigliuola sbigottita
che vede il caro padre venir manco;

indi trahendo poi l’antiquo fianco
per l’extreme giornate di sua vita,
quanto piú pò, col buon voler s’aita,
rotto dagli anni, et dal camino stanco;

et viene in piazza, seguendo ’l desio,
per farsi un bicchierino, uno scopone,
e al gratta-e-vinci anchor vincere spera:

cosí, lasso, talor vo cerchand’io,
agente, con la certifichazione,
d’evitarmi la multa o la galera.

 

19 marzo 2020

Ricorda el giorno de lo tampone positivo et si maraviglia
che la su’ donna non sii in quarantena            

Era ‘l giorno ch’a me si scoloraro
per la pietà del mio tampone i rai,
quando i’ fui preso, et non me ne guardai,
ché i sanitari, donna, m’isolaro.

Tempo non mi parea da far riparo
contra’ colpi del mal; però m’andai
secur, senza sospetto; onde i mei guai
nel commune dolor s’incominciaro.

Trovòmmi il virus tutto disarmato,
et aperta la via per gli occhi al core,
che di lagrime son fatti uscio et varco:

però, al mio parer, non li fu honore
lassar me per contagio imprigionato,
e voi libera andare per lo parco.

 

 

4 Commenti

  1. Per informazioni sull’autore di questi sonetti pandemici e sullo splendido poema comicavalleresco in ottave “Olimpio da Vetrego” si rinvia a una scheda nell’area “Recensioni” del sito Internet della Biblioteca civica di Pavia: http://biblioteche.comune.pv.it/site/home/biblioteca-bonetta/servizi-della-biblioteca/recensioni/stefano-tonietto-olimpio-da-vetrego.html
    Tra le opere in prosa di Stefano Tonietto va menzionata almeno “Letteratura latina inesistente”, Quodlibet 2017: cfr. https://www.quodlibet.it/recensione/2914

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