ALLA FINESTRA di Marco La Rosa

La mia mamma mi vuole bene. La mia mamma ogni mattina mi sveglia e mi porta nel bagno a fare pipì. La mia mamma gli piace di pettinarmi che dice che io i capelli li ho molto belli poi fa i lavori di casa. La mia mamma ogni mattina mi mette la merendina sul piatto. La merendina più buona è quella con la crema al caffè. La mia mamma mi mette il piatto sul davanzale della finestra e avvicina la sedia con l’imbottitura che non sento male ai ginocchi. La mia mamma mi dice sempre di stare buono alla finestra e mi dispiace che la mia mamma va via e anche a lei gli dispiace di lasciarmi solo perché la mia mamma mi vuole bene. Io lo so che la mia mamma mi vuole bene.

 

A me mi piace di guardare le cose alla finestra. Prima passa un bambino con la sua mamma che lo tira e si chiama Matteo che è un bel nome. Io mi chiamo Giorgione e mi piacciono i bambini e una volta con Matteo ci ho giocato anche se sono grande ai giardinetti che la mia mamma mi ci aveva portato. Io con Matteo ci giocavo a nascondarello che quando Matteo correva a battere bomba e io no io l’ho guardato e lui rideva e anche io e la sua mamma allora ha detto a Matteo di non giocare perché era sudato e lui non era neanche sudato e la mia mamma ha detto guardi non morde mica di cosa ha paura invece io e Matteo non abbiamo avuto paura perché abbiamo riso difatti.

 

Quando passa Matteo lui fa ciao con la mano e la sua mamma lo tira perché deve sempre andare via e anche la mia mamma deve sempre andare via ma lei non mi tira. Dopo passa la bambina con le treccine che io non la conosco e qualche volta mi guarda e qualche volta invece no. Dopo per tantissimo tempo non passa nessuno allora io mangio la merendina. La merendina più buona è quella con la crema al caffè che se c’è la merendina con la crema al caffè io la mangio tutta. E io mangio anche la merendina con la marmellata la merendina con la cioccolata la merendina con la crema perché la mia mamma mi vuole bene ma la merendina più buona è quella con la crema al caffè.

 

Quando ho finito di mangiare la merendina io scendo dalla sedia con l’imbottitura che non sento male ai ginocchi e accendo la televisione. Se c’è cartoni animati io li guardo sennò cambio canale e li trovo sempre. A me mi piace i cartoni animati e no il telegiornale. A me di cartoni animati mi piace Braccio di Ferro e Anna dai Capelli Rossi e i mostri giapponesi e i Puffi che li fanno all’ora di cena. A me i cartoni animati mi piace di guardarli per tanto tempo e dopo mi viene sonno. Quando dopo mi viene sonno spengo la televisione e dormo nella poltrona. Dopo vado sulla sedia con l’imbottitura che non sento male ai ginocchi a guardare le cose alla finestra.

 

Passa molta gente che non la conosco e anche passano molte automobili ma dopo passa la bambina con le treccine che io non la conosco e qualche volta mi guarda e qualche volta invece no. Dopo passa Matteo che fa ciao con la mano e la sua mamma lo tira e io allora lo so che sta arrivando la mia mamma. Difatti arriva la mia mamma e guarda se l’ho mangiata la merendina e io l’ho mangiata tutta anche se non è con la crema al caffè ma la merendina più buona è quella con la crema al caffè. La mia mamma mi porta nel bagno a fare la pipì dopo fa da mangiare. La mia mamma è brava a fare da mangiare lei da mangiare fa sofficini formaggini crocchette di pollo fagiolini.

 

La mia mamma dopo mette il caffè e io lo bevo anche io il caffè ma la mia mamma me ne dà solo una tazzina. Io alla mia mamma gli dico che non mi vuole bene ma non è vero e la mia mamma mi lascia un altro pochino di caffè e mi ci mette tanto zucchero dentro che così è più buono. Dopo qualche volta succede che la mia mamma piange ma io la merendina la mangio sempre anche se non è la merendina con la crema al caffè ma la merendina più buona è la merendina con la crema al caffè. La mia mamma piange perché dice che lei è contenta e lava tutto e io asciugo. Poi dopo la mia mamma mi dice di stare buono alla finestra e va via. Io mi dispiace che la mia mamma va via.

 

Nel pomeriggio la merendina la mia mamma non me la mette sul piatto che la mia mamma dice che ingrasso e il pomeriggio è più brutto ma il pomeriggio è più bello perché succede più cose. Io vado alla finestra sulla sedia con l’imbottitura che non sento male ai ginocchi e guardo le cose alla finestra. A me mi piace di guardare le cose alla finestra. Dopo viene fuori dal bar il signore che guarda di qua e di là e guarda anche su e mi dice Giorgione fai finta di nulla e stai attento se viene nessuno. Io faccio finta di nulla e lui fa la pipì e io sto attento se viene nessuno e lui non ce l’ha il pannolone e dopo ride e dopo dice ciao Giorgione e lui è mio amico.

 

Qualche volta passa la bambina con le treccine che io non la conosco e qualche volta mi guarda e qualche volta invece no e quando passa è tutta vestita di colori così o rosso o celeste o verde o giallo. A me mi piacciono molto i colori e la mia mamma mi dice sempre che io mi piacciono tanto i colori e difatti mi piacciono i cartoni animati che sono molto a colori. I colori che mi piacciono di più sono o rosso o celeste o verde o giallo e la bambina con le treccine che io non la conosco e qualche volta mi guarda e qualche volta invece no è vestita proprio di colori che mi piacciono a me e che sono o rosso o celeste o verde o giallo proprio come è vestita lei.

 

Dopo viene Matteo che è un bel nome e Matteo fa ciao con la mano e la sua mamma lo tira perché deve sempre andare via e si deve sbrigare a giocare ai giardinetti dopo così lui suda e la sua mamma gli dice di non giocare perché suda e lui neanche suda che una volta con Matteo ci ho giocato che la mia mamma mi ci aveva portato ai giardinetti e io con Matteo ci ho giocato a nascondarello poi la sua mamma gli ha detto di non giocare perché era sudato che lui non era neanche sudato e la mia mamma ha detto guardi non morde mica di cosa ha paura e la sua mamma a Matteo lo tira e gli vuole bene e la mia mamma mi vuole più bene perché non mi tira mai la mia di mamma.

 

Dopo per tanto tempo non passa nessuno e guardo le automobili di che colori sono fatte ma le automobili sono tutte di colori così bianco grigio verdolino grigio metallizzato bianchino celestino e marroncino. A me mi piacciono i colori più colorati e che sono così o rosso o celeste o verde o giallo. Dopo per tanto tempo non passa nessuno e io scendo dalla sedia con l’imbottitura che non sento male ai ginocchi e accendo la televisione. Se c’è cartoni animati io li guardo sennò cambio canale e li trovo sempre. Dopo vado sulla sedia con l’imbottitura che non sento male ai ginocchi a guardare le cose alla finestra. A me mi piace di guardare le cose alla finestra.

 

Dopo per tanto tempo non passa nessuno fino a che alla fine arriva l’ora che si affaccia al balcone l’uomo davanti che fuma sempre che si chiama Giovanni che è un bel nome anche più di Matteo che è un bel nome. Lui me l’ha detto che si chiama Giovanni e ha sempre caldo che lui è sempre in mutande e lui ride e fuma sempre e lui mi saluta. La sua mamma che ride sempre mi saluta anche lei e ha la camicia celeste di un colore che a me mi piace e i colori che a me mi piacciono sono così o rosso o celeste o verde o giallo. Loro fanno sempre le smorfie per giocare con me e io rido e faccio le smorfie anche io e ridono insieme a me e io mi diverto e sono miei amici.

 

Qualche volta però lui entra dentro e da dentro dice piano Giorgione Giorgione stai un poco a vedere adesso che cosa facciamo e stai bene attento e allora lui poi abbassa le sue mutande e la sua mamma gli tocca il pisello e anche la mia di mamma quando mi porta nel bagno a fare pipì mi tocca il pisello ma lui non ce l’ha il pannolone come neanche il signore che guarda di qua e di là e guarda anche su e mi dice Giorgione fai finta di nulla e stai attento se viene nessuno. Io faccio finta di nulla e lui fa la pipì e io sto attento se viene nessuno e lui non ce l’ha neanche lui il pannolone proprio come Giovanni che non ce l’ha il pannolone e io invece ce l’ho.

 

Il pisello Giovanni ce l’ha diverso del mio e girato all’in sopra che la pipì così lui la fa tutta per aria e difatti lui non la fa la pipì e ride che è un gioco e anche la sua mamma ride che è un gioco e difatti non c’è bisogno che gli tocca il pisello che lui non la fa la pipì e lei glielo tocca lo stesso e lei dice forza Giorgione facci vedere il tuo pisello anche tu e ride e io rido anche io e allora salgo sopra la sedia con l’imbottitura che non sento male ai ginocchi e mi tiro giù i pantaloni e le mutande e il pannolone per fargli vedere il pisello anche io che dicono bravo Giorgione e tutti ridiamo insieme e ci divertiamo tanto perché noi siamo amici.

 

Io mi piace giocare insieme a Giovanni che è un bel nome e che fuma sempre e con la sua mamma che è un gioco da fare anche in casa e non ci vuole che la mia mamma mi porta ai giardinetti per giocare a nascondarello con Matteo che anche è un bel nome e io una volta ci ho giocato con Matteo che la sua mamma allora ha detto a Matteo di non giocare perché era sudato e lui non era neanche sudato e la mia mamma ha detto guardi non morde mica di cosa ha paura invece io e Matteo non abbiamo avuto paura perché abbiamo riso difatti. Ma con Giovanni e con la sua mamma ridiamo molto di più e solo io non mi so mettere a posto bene il pannolone e le mutande e i pantaloni.

 

Io mi dispiace quando la mia mamma dice che devo aspettare che lei torna per andare nel bagno a fare pipì che tanto ho il pannolone che non so metterlo a posto bene. Io glielo dico che è un gioco ma come è fatto non glielo dico perché ho paura che lei non vuole che salgo coi piedi sulla sedia con l’imbottitura che non sento male ai ginocchi e la sciupo. La mia mamma allora mi abbraccia e io sono contento anche io e l’abbraccio e non lo so perché mi viene da piangere e la mia mamma dice che è la contentezza e difatti io lo so che la mia mamma è contenta e quando mi abbraccia sto sempre attento sennò gli buco la pelle con la barba e la mia mamma mi vuole bene.

 

La mia mamma mi vuole bene. La mia mamma ogni sera dopo che abbiamo cenato mi porta nel bagno a fare pipì. La mia mamma ogni sera mi mette a letto e poi spegne la luce e dice buonanotte dormi che oggi sei stanco. Io la sera sono sempre un po’ stanco e penso alle cose che mi piace di guardare alla finestra e ai miei amici che io ho molti amici e i miei amici sono Matteo che è un bel nome la bambina con le treccine che io non la conosco il signore che guarda di qua e di là e guarda anche su Giovanni che fuma sempre e ride e la sua mamma. No la mamma di Matteo che lo tira e la mia mamma mi vuole più bene. Io lo so che la mia mamma mi vuole bene. Io sono felice.

 

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