Per ricordare Angelo Baracca | Moreno Biagioni

Angelo Baracca, scomparso da poche settimane, è stato una persona esemplare ed un punto di riferimento nella realtà fiorentina ed anche in campo nazionale ed internazionale:

– per la sua attività di fisico anti-nucleare, uno dei pochi,
– per il grande contributo che ha dato con le sue ricerche ed i suoi scritti,
– per il suo impegno educativo, che non si è limitato alle aule universitarie, ma è stato prodotto in ogni situazione di aggregazione,
– per il suo legame con la realtà cubana nel campo della ricerca e della produzione scientifica,
– per la sua costante militanza nel movimento pacifista,
– per la sua partecipazione alla vita sociale e politica fiorentina e, più in generale, del Paese,
– per la disponibilità a mettersi in relazione, anche con capacità di ascolto, con le persone e le realtà di base

Angelo Baracca è stato anche membro attivo del Comitato “Fermiamo la guerra”, nato a Firenze in seguito alla grande manifestazione pacifista che concluse il Social Forum Europeo del 2002. Ha portato un grande contributo, sulla base delle sue competenze di fisico “anti- nucleare”, alle campagne contro l’uso dell’energia atomica sia sul piano militare che su quello civile, intervenendo dovunque fosse necessario (dai centri sociali alle case del popolo alle sedi istituzionali). Ma non ha dato solo un apporto, importantissimo, intellettuale: è stato anche, finché le condizioni fisiche glielo hanno permesso, un diligente e generoso militante di base, partecipando con i compagni e le compagne del Comitato alle manifestazioni ed alle iniziative di piazza.

Ricordo una spedizione, alcuni anni fa, verso Pisa/Livorno, per una dimostrazione nei confronti di Camp Darby. Arrivammo, a causa delle lunghe file di auto sulla FI-PI-LI – dovute alle persone che andavano al mare -, ad iniziativa già conclusa e facemmo un supplemento di manifestazione, noi quattro gatti del Comitato di Firenze, di fronte alla pattuglia di carabinieri rimasti a presidiare il Campo. E Angelo partecipò, molto divertito, alla spedizione.

Ce lo ricordiamo, in più occasioni, avvolto nella bandiera della pace, che manifesta per le vie di Firenze – ed anche in trasferta, come si è già accennato -, impegnato nel dare volantini volti a sollecitare l’adesione dell’Italia al TPAN, a presentare film come “A prova di errore” (sulle conseguenze di errori che portano alla guerra atomica), a rimarcare la necessità, senza se e senza ma, di uscire dal nucleare.
Angelo, grande fisico e grande compagno!

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